Il tuffo di Pallotta

Posted: Gennaio 10th, 2012 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Il tuffo di Pallotta

Un tuffo all’indietro nella piscina scoperta di Trigoria. Come se nulla fosse. Come se non fossimo a gennaio (anche se Roma ormai c’ha pure le gennaiate, oltre le ottobrate…) ecome se l’acqua fosse un brodino. Ore quattro post meridiane. James “Giacomino” “er” Pallotta, quello che nella Roma dicono che caccia più soldi degli altri, ha lasciato la Capitale, ma prima di farlo voluto lasciare il segno, un coup de theatre, che ha indubbiamente colpito, stupito, affascinato, esterrefatto tutto il giallorosso consesso riunito.
Stava lì, con l’amico e prode scudiero Mark Pannes al fianco, ad osservar gli allenamenti della prima squadra. D’un tratto, con uno schiocco delle dita fa radunare nella grande sala-ristorante del Fulvio Bernardini tutti, tesserati, dipendenti e collaboratori della società giallorossa. All’incirca un centocinquanta persone, giusto mezzo tra pessimistiche cento ed ottimistiche duecento..Coadiuvato dallo human translator Franco Baldini, ha esposto i programmi futuri del suo gruppo, le linee guida e i progetti a breve e lungo termine della società, che saranno poi sviluppati dai dirigenti designati. Giacomino, vestito casual, gilet sopra la camicia chiara, ha cominciato a parlare lento e con il tono pacato, lasciandosi poi andare in un crescendo di ritmo e coinvolgimento per tutti i presenti.
«Roma unita», ecco il suo motto, «perchè le fortune di una squadra non dipendono soltanto dai giocatori, ma da tutti coloro che lavorano per la società. Tutti devono sentirsi coinvolti». Ergo, serio in volto, ha enunciato il primo punto del suo programma: l’impresa di far smettere di fumare Walter Sabatini (peraltro assente). Applausi e risate. Successivamente, con la scusa di sentir troppo caldo in sala, ha invitato e convinto tutti i presenti ad uscire, dopodiche, tra l’incredulità generale, tra risate sbigottimento e disparati pensieri, con i piedi sul bordo della piscina, si è semplicemente lasciato cadere all’indietro, in un tuffo alla cieca.
Una, due, tre bracciate. Come se nulla fosse, mister Pallotta è uscito dalla piscina con i vestiti fradici (maddai) appiccicati al corpo, e, chiesto di farsi portare da un magazziniere un accappatoio e una tuta, ha continuato tranquillamente a parlare all’esterrefatto uditorio. Proseguendo ancora per qualche minuto nella sua dissertazione.
Dopodiche, ha invitato nuovamente tutti a rientrare in sala per un brindisi al quale è seguito un lungo applauso. Convinto.
Daje Giacomi’, daje forte.

STOP OCCUPATION – FREE PALESTINE – BOYCOTT ISRAEL – RESTIAMO UMANI


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