14 dicembre 1981

Posted: Dicembre 14th, 2010 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su 14 dicembre 1981

Israele si annette le Alture del Golan. Un’altra tessera del malefico mosaico di Ben Gurion…
Le Alture del Golan (in arabo: الجولان, al-Jawlān) sono un altopiano montuoso dell’estensione di 1800 chilometri quadrati all’interno, o sui confini, di Israele, Siria, Libano e Giordania.
Dal 1967 il temine è utilizzato per riferirsi alla parte più nord-orientale di Israele, conquistata alla Siria durante la Guerra dei sei giorni, dell’estensione di 1200 chilometri quadrati dalle pendici meridionali del Monte Hermon alla riva meridionale del lago di Tiberiade fino al confine con la Giordania.
Il territorio è de jure appartenente alla Siria, mentre de facto è amministrato da Israele (…), che ha proceduto alla sua annessione unilaterale e non riconosciuta dalle Nazioni Unite (the big lie).
Siria e Israele non hanno usato la forza militare dal 1974.
Nel 2008 sono stati palesati dei contatti tra le due amministrazioni per portare a termine il contenzioso.
Le Alture del Golan sono situate nell’angolo sud-occidentale della Siria. La zona, confinante con Israele, è collinare e permette l’osservazione del Mar di Galilea (anche conosciuto come Lago Tiberiade o Lago Kinneret), il fiume Giordano e il Monte Hermon, alto 2814 metri. L’altopiano controllato da Israele è parte di un’area molto ampia formata da campi di basalto vulcanico, che si estendono da nord a est e che sono nati in seguito a eruzioni vulcaniche iniziate di recente, in termini geologici, quasi 4 milioni di anni fa, e che continuano ancora oggi.
Le Alture del Golan hanno confini geografici ben distinti. A nord, la valle di Sa’ar divide generalmente il colore più chiaro della roccia calcarea delle montagne dal colore più scuro delle rocce vulcaniche dell’altopiano del Golan. Il confine a ovest della pianura è diviso strutturalmente dalla Valle del Giordano, che cade a strapiombo nel mar di Galilea. La zona a sud del fiume Yarmuk appartiene alla Giordania mentre la zona all’estremità orientale del fiume Raqqad è controllata dalla Siria.
Le fonti antiche non rivelano granchè sulla storia e sulla gente della regione.
Le prime testimonianze di insediamenti umani risalgono al Paleolitico superiore. Vari imperi hanno controllato la zona nel corso della storia e nel corso del XVI secolo il Golan fu conquistato dai turchi ottomani. Nel tardo XIX secolo, verso il 1878 circa, le autorità ottomane iniziarono a costruire aree per l’insediamento. La regione fece parte del Governorato di Damasco dell’impero turco ottomano fino al 1918, quando passò alla Francia con il Mandato francese della Siria al termine della prima guerra mondiale. Quando il mandato terminò nel 1944, le alture del Golan divennerò parte della Repubblica Araba di Siria.
Due terzi della regione vennerò occupate da Israele nel corso della Guerra dei sei giorni nel 1967. In seguito alla guerra dello Yom Kippur del 1973, Israele ha accettato di restituire circa il 5% (mossi a compassione…) del territorio alla Siria per il controllo internazionale e da allora il 95 % del territorio è conteso tra Israele e Siria. Questo 5% del territorio è stato incorporato in una striscia demilitarizzata di terra che corre lungo la linea di cessate il fuoco nota come zona UNDOF. L’UNDOF è stato istituito nel 1974 per supervisionare l’attuazione dell’accordo di disimpegno e mantenere il cessate il fuoco. Attualmente ci sono oltre 1.000 membri delle forze di pace delle Nazioni Unite.
Israele iniziò la costruzione di insediamenti nella parte restante del territorio e governò l’area sotto amministrazione militare fino al 1981 quando approvò la Legge delle Alture del Golan, ponendo la regione sotto il diritto civile, l’amministrazione e la giurisdizione israeliana. Questa scelta è stata condannata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con la Risoluzione 497 (seh…), che ha definito la decisione israeliana di imporre le sue leggi, la sua amministrazione e la sua giurisdizione sulle Alture del Golan “nulla e priva di ogni rilevanza giuridica internazionale” (tant’è…). Israele afferma il suo diritto di trattenere la zona, citando il testo della Risoluzione 242, adottata dopo la Guerra dei sei giorni, che stabilisce il rispetto del diritto di ciascuno Stato “alla propria integrità territoriale, a confini sicuri e riconosciuti, liberi dalla minaccia o dall’uso della forza.”
La maggior parte dei non ebrei residenti nelle alture del Golan, soprattutto Drusi, ha rifiutato di rinunciare alla cittadinanza siriana, anche se la cittadinanza israeliana è stata messa a loro disposizione (la proverbiale ospitalità israeliana).
Dal 1988 Israele ha permesso ai pellegrini drusi di attraversare la frontiera, per visitare il santuario di Abele in Siria.
Dal 1967, le spose druse sono state autorizzate ad attraversare la frontiera del Golan verso la Siria, ma lo fanno con la consapevolezza che il viaggio è a senso unico…
Ad ogni modo…
STOP OCCUPATION – FREE PALESTINE – BOYCOTT ISRAEL



Comments are closed.